BOTTARI DI PORTICO CON ENZO AVITABILE

Cultura

Al maestro Enzo Avitabile è stata assegnata nell’ottobre del 2005 la cittadinanza onoraria di Portico di Caserta.

A Portico di Caserta è famosissima la festa di Sant’Antonio Abate (festeggiata il 17 gennaio a Macerata Campania e la domenica successiva a Portico di Caserta) per la manifestazione “I carri di Sant’Antonio”. Si tratta di veri e propri carri (simili a quelli di carnevale) trainati da trattori e sui quali gli abitanti del paese suonano strumenti risalenti alla cultura contadina del luogo. Tali strumenti sono botti, tini e falci. I Bottari di Portico con il tempo sono divenuti sempre più famosi fino a raggiungere l’attuale posizione “internazionale” con tournée in tutta Europa accompagnati da Enzo Avitabile.

I BOTTARI DI PORTICO

Gruppo musicale tra i più suggestivi ed autentici dell’intero panorama della World Music, che nasce a Portico (CE), nel cuore della Campania contadina, su iniziativa di Pasquale Romano.

Gli strumenti utilizzati sono botti, tini e falci, usati come percussioni e scandiscono arcaici ritmi processionali, con accompagnamento di canti tradizionali, legati alla tradizionale coltura della canapa in terra di lavoro.

Il modo di fare musica dei Bottari di Portico nasce da un’antica tradizione che narra che i contadini, nel tentativo di scacciare gli spiriti maligni dagli angoli bui delle loro cantine, percuotevano freneticamente botti, tini e falci, attrezzi impiegati nel quotidiano lavoro nei campi. Questo rituale si ripeteva anche all’aperto per propiziare un buon raccolto e durante le tradizionali fiere agricole per evidenziare la robustezza degli attrezzi da un lato e dall’altro per attirare l’attenzione dei passanti. Nata come rituale pagano, questa tradizione è confluita nella festa religiosa di S. Antonio Abate (17 gennaio), durante la quale vengono costruiti dei carri a forma di barca e decorati con foglie di palma, a rievocare la traversata via mare per raggiungere l’Italia dall’Egitto da parte del Santo.

Su un carro costruito a forma di barca e decorato con foglie di palma, anticamente trainato da buoi (oggi da trattrici agricole), si dispone un gruppo di giovani (“pattuglia”) che, con mazze e bastoni, percuotono ritmicamente botti e barili mentre altri battono con delle falci bacchette di metallo. L’esecuzione della “pattuglia” è diretta a colpi di fischietto da un “capopattuglia”. Vengono eseguiti particolari modelli ritmici, quello violento ed ossessivo della “Pastellassa” e quello lento e cadenzato della “Musica dei Morti” o della “Tarantella”, su cui vengono intonati i canti tradizionali. Nell’esecuzione senza carro, tradizione unicamente appartenente al gruppo “I Bottari di Portico”, alla ritmica delle botti e al canto tradizionale si è unito l’uso di strumenti musicali, quali la chitarra, il basso acustico, il flauto dolce, la ciaramella, il violino e la fisarmonica.

Nel 1989 i Bottari si esibiscono al teatro Mercadante di Napoli nello spettacolo del M° De Simone “Cantata per Masaniello” insieme agli Intillimani e L’Orchestra Scarlatti. Fra le varie realizzazioni artistiche ricordiamo la collaborazione con la regista Lina Wertmuller (1990: sigla di uno spot pubblicitario dei mondiali di calcio, partecipazione al film “Io speriamo che me la cavo”), l’incisione di un pezzo con gli Avion Travel (“Belle Caviglie”, inserito nell’album “Opplà”, prodotto dalla Caselli), l’esibizione al concerto del I maggio a Roma in Piazza S. Giovanni nel 1991. Nel 1997 si sono esibiti a Spoleto durante la serata dell’assegnazione del premio Campus: nel corso dello stesso anno si sono esibiti in Grecia in rappresentanza dell’Italia al carnevale di Salonicco e alla manifestazione “Salonicco capitale Europea della cultura”. Nel 1999 si sono esibiti in Piazza Plebiscito a Napoli nello spettacolo del M° De Simone in occasione del bicentenario della Rivoluzione Napoletana. Nel corso del 2000 sempre chiamati al M° De Simone si sono esibiti a Palermo nel corso del 374° Festino in onore di S. Rosalia: nel 2000 hanno partecipato ad importanti festival di musica etnica in Italia, tra i quali Summonte (Sentieri Mediterranei), Torre del Greco (Ethnos), Giove (Il sole e la luna), Cefalù (Etnico 2000), Adrano (Estate sotto il vulcano), Caserta (Leuciana Festival), Napoli (Lo sguardo di Ulisse), Nova Feltria (Feste Montefeltrane), Livorno (Effetto Venezia), Avellino (Palio della Botte), Noto (Le notti di Giufrà). Nel corso del 2000 è stata ultimata la registrazione del disco a cui hanno preso parte tra gli altri, Marcello Colasurdo (vox), Giovanni Coffarelli (vox), Brunella Selo (vox), Gianni D’Argenzio (flauto e sax), Gianni Perilli (ciaramella), Luigi Lai (launeddas), Fausto Mesolella (chitarra). Il disco uscirà nei prossimi mesi con una nota etichetta internazionale di World Music.

Dalla Terra di Lavoro, cuore della Campania contadina, una delle forme musicali più suggestive dell’autentica tradizione etnica.

 

CAPOPATTUGLIA e TAMMORRE: Carmine Romano.

PATTUGLIA:

BOTTI: L. Saggiomo, F. Piccirillo, G.B. Vendemia.

TINI: N. Gravina, B. Stellato, G. Lauro, C. Cristillo, L. Iodice, S. Piccirillo.

FALCI: A. Saggiomo, A. Iodice, P. Iodice.

CHITARRA CLASSICA e BATTENTE: Mario De Rosa.

FLAUTI, CIARAMELLA, SASSOFONI e CLARINETTI: Pericle Odierna.

BASSO ACUSTICO: Lello Nasta.

VIOLINO: Miky Belmonte.

CLARINETTO: Ernesto Gargiulo.

VOCE SOLISTA: Maria Teresa Carlà.

CORO: Ornella Piscitelli, Francesca Adamo.

TECNICO AUDIO: Gianfranco Bernardo.

ADDETTO LOGISTICO: Giovanni Iodice.

ROAD MANAGER: Peppe Saggiomo.

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